Argomento molto diffuso al giorno d’oggi, sono le “Intolleranze Alimentari”😑.
Quante volte abbiam sentito parlare: sono ingrassato/a perché sono intollerante a x!🤦🏻♀️
Bene, ad oggi sappiamo che se si è “Intolleranti” ad alcuni alimenti/nutrienti non si ingrassa ma l’esatto contrario, proprio perché si è intolleranti ad un alimento o meglio ad un nutriente ben preciso. Facciamo un pochettino di chiarezza.😉
A differenza di alcune allergie, le intolleranze alimentari non sono pericolose per la vita, però possono essere problematiche per le persone colpite🙎♂️; le intolleranze e le sensibilità alimentari sono comuni e sembrano essere in aumento (si stima che fino al 20% della popolazione mondiale possa avere un’intolleranza alimentare); possono essere difficili da diagnosticare a causa della loro vasta gamma di sintomi. Cercheremo di esaminare i tipi più comuni di sensibilità e intolleranze alimentari, i relativi sintomi e cibi da evitare.👩⚕️
Il termine “Ipersensibilità Alimentare” si riferisce sia alle allergie alimentari che alle intolleranze alimentari; un’intolleranza alimentare non è la stessa di un’allergia alimentare, sebbene alcuni dei sintomi possano essere simili. Quando si ha un’intolleranza alimentare, i sintomi iniziano di solito entro poche ore dal consumo del cibo intollerante; tuttavia, i sintomi possono essere ritardati fino a 48 ore e durare per ore o addirittura giorni, rendendo il cibo incriminato particolarmente difficile da individuare😨.
I sintomi delle intolleranze alimentari variano e spesso coinvolgono il sistema digestivo, la pelle e il sistema respiratorio. Tra i sintomi più comuni si includono: diarrea, gonfiore, eruzioni cutanee, mal di testa, nausea, fatica, dolore addominale, naso che cola, reflusso🤢.
Le intolleranze alimentari sono comunemente diagnosticate e o risolte con diete a eliminazione specificamente progettate per restringere il cibo incriminato; queste diete rimuovono gli alimenti più comunemente associati alle intolleranze per un periodo di tempo, fino alla scomparsa dei sintomi. Gli alimenti in seguito ri-vengono quindi re-introdotti uno alla volta mentre si osservano i sintomi vari.
Quali sono le intolleranze più comuni? Spieghiamoli👨🏻🏫:
1_ LATTOSIO🥛
Il lattosio è uno zucchero presente nel latte e derivati. È scomposto nel corpo da un enzima chiamato lattasi, che è necessario affinché il lattosio sia correttamente digerito e assorbito. In caso di intolleranza questo enzima è in carenza e causa un’incapacità di digerire il lattosio e provoca sintomi digestivi (dolore addominale, gonfiore, diarrea, gas, nausea). Se si pensa di avere un’intolleranza al lattosio, evitare i latticini non è una cattiva idea. Ma, i formaggi stagionati e i prodotti fermentati come il kefir possono essere più facili da tollerare per chi ha l’intolleranza al lattosio, poiché contengono meno lattosio rispetto ad altri prodotti caseari.
2_ GLUTINE🥖
Il glutine è il nome generico dato alle proteine trovate nel grano, nell’orzo, nella segale e nel triticale; diverse condizioni riguardano il glutine, tra cui la Celiachia, Sensibilità al glutine non celiaca e Allergia al grano.
– La Celiachia coinvolge una risposta immunitaria, motivo per cui è classificata come malattia autoimmune; quando le persone celiache sono esposte al glutine, il sistema immunitario attacca l’intestino tenue e può causare gravi danni al sistema digestivo.
– Le Allergie al grano sono spesso confuse con la malattia celiaca a causa dei loro sintomi simili; differiscono nel fatto che le allergie generano un anticorpo che produce allergia alle proteine del grano, mentre la celiachia è causata da un’anomala reazione immunitaria al glutine.
– Tuttavia, molte persone provano sintomi spiacevoli anche quando sono risultati negativi alla celiachia o allergia al grano, questo è noto come Sensibilità al glutine non celiaca , una forma più lieve di intolleranza al glutine; i sintomi della sensibilità al glutine non celiaca sono simili a quelli della celiachia (gonfiore, dolore addominale, diarrea o stitichezza, mal di testa, fatica, dolori articolari, eruzione cutanea, depressione o ansia, anemia).
Sia la Celiachia che la Sensibilità al glutine non celiaca sono gestite con una dieta priva di glutine, quindi al bando tutti i prodotti che contengono glutine, tra cui pane, pasta, cereali, birra, prodotti da forno, crackers, salse, condimenti e sughi, in particolare salsa di soia.
3_ CAFFEINA☕
Sostanza chimica amara che si trova in un’ampia varietà di bevande, tra cui caffè, soda, tè, guaranà e bevande energetiche. È uno stimolante, il che significa che riduce l’affaticamento e aumenta la vigilanza quando viene consumato, lo fa bloccando i recettori per l’adenosina, un neurotrasmettitore che regola il ciclo sonno-veglia e provoca sonnolenza. La maggior parte degli adulti può consumare tranquillamente fino a 400 mg di caffeina al giorno senza effetti collaterali (4 tazzine); tuttavia, alcune persone sono più sensibili alla caffeina e sperimentano reazioni anche dopo aver consumato una piccola quantità. Questa ipersensibilità è stata collegata ad una ridotta capacità di metabolizzare ed espellere la caffeina. Una sensibilità alla caffeina è diversa da un’allergia alla caffeina, che coinvolge il sistema immunitario. I sintomi più comuni sono: battito cardiaco accelerato, ansia, nervosismo, insonnia, nervosismo, irrequietezza.
4_SALICILATI🍯
Sostanze chimiche naturali prodotte dalle piante come difesa contro fattori di stress ambientali come insetti e malattie; cosa interessante è che hanno proprietà antinfiammatorie. Infatti, gli alimenti ricchi di questi composti hanno dimostrato di proteggere contro alcune malattie come il cancro del colon-retto. Queste sostanze si trovano in una vasta gamma di alimenti, tra cui frutta, verdura, tè, caffè, spezie, noci e miele; inolltre sono spesso usati come conservanti alimentari e possono essere trovati in farmaci. Mentre quantità eccessive di salicilati possono causare problemi di salute, la maggior parte delle persone non ha problemi a consumare quantità normali di salicilati presenti negli alimenti. Tuttavia, alcune persone sono estremamente sensibili a questi composti e sviluppano reazioni avverse quando ne consumano anche piccole quantità; i sintomi includono naso tappato, infezioni del seno, polipi nasali e sinusali, asma, diarrea, infiammazione intestinale, orticaria. È utile sottolineare che è impossibile eliminare completamente i salicilati dalla dieta, e quindi si dovrebbero evitare cibi ad alto contenuto di salicilati come spezie, caffè, uva passa, arance, così come cosmetici e farmaci che contengono salicilati, in caso di intolleranza.
Sono prodotte dai batteri durante la conservazione e la fermentazione degli alimenti, e si trovano in un’ampia varietà di alimenti. Sebbene ci siano molti tipi di ammine, l’istamina è più frequentemente associata alle intolleranze alimentari. L’istamina è una sostanza chimica che nel nostro organismo svolge un ruolo importante per il sistema immunitario, digestivo e nervoso; infatti aiuta a proteggere l’organismo dalle infezioni, creando una risposta infiammatoria immediata agli allergeni. Tuttavia, alcune persone non sono in grado di metabolizzare l’istamina correttamente, causandone l’accumulo nel corpo. Il motivo più comune di intolleranza è la compromissione della funzione degli enzimi responsabili della scomposizione dell’istamina – diammina ossidasi e N-metiltransferasi. I sintomi di intolleranza all’istamina includono mal di testa, orticaria, pizzicore, ansia, crampi allo stomaco, diarrea, bassa pressione sanguigna; nota importante è che le persone con un’intolleranza all’istamina dovrebbero evitare cibi ad alto contenuto di questa sostanza chimica (cibi fermentati, salumi, frutta secca, agrumi, avocado, formaggi stagionati, pesce affumicato, aceto, cibi affogati come il latticello, bevande alcoliche fermentate come birra e vino).
6_ SOLFITI🍷
Sostanze chimiche che vengono principalmente utilizzate come conservanti in alimenti, bevande, alcuni farmaci e possono anche essere trovati naturalmente in alcuni alimenti come uva e formaggi stagionati. I solfiti vengono aggiunti agli alimenti per ritardare la doratura della frutta secca e per prevenire il deterioramento causato dai batteri nel vino. La sensibilità al solfito è più comune nelle persone con asma; i sintomi comuni della sensibilità al solfito includono orticaria, gonfiore della pelle, naso tappato, ipotensione, diarrea, respiro sibilante, tosse, possono anche causare la costrizione delle vie aeree nei pazienti asmatici e, in casi gravi, possono portare a reazioni potenzialmente letali. Gli alimenti che possono contenere solfiti includono quindi frutta secca, vino, sidro di mele, verdure in scatola, cibi in salamoia, condimenti, patatine, birra, tè, prodotti da forno.
7_ FRUTTOSIO🍇
Zucchero semplice trovato in frutta e verdura, così come edulcoranti tipo miele, agave e sciroppo di mais; il consumo di fruttosio, soprattutto da bevande zuccherate, è aumentato drasticamente negli ultimi quarant’anni ed è stato collegato ad un aumento dell’obesità, delle malattie del fegato e delle malattie cardiache, nonché anche malassorbimento e intolleranza al fruttosio ove non viene assorbito in modo efficiente nel sangue; infatti in quest’ultimo caso il fruttosio male assorbito viaggia verso l’intestino crasso e viene fermentato dai batteri intestinali, causando disagio digestivo (reflusso, gas, diarrea, nausea, dolore addominale, vomito, gonfiore). Al fine di gestire i sintomi correlati al malassorbimento del fruttosio, è necessario evitare alimenti ad alto contenuto di fruttosio come soda, miele, mele, succo di mela e sidro di mele, nettare di agave, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, angurie, ciliegie e pere, piselli dolci.
8_ Altre Intolleranze Comuni
– Aspartame🍡: un dolcificante artificiale comunemente usato come sostituto dello zucchero. Sebbene la ricerca sia in conflitto, alcuni studi hanno riportato effetti collaterali come la depressione e l’irritabilità nelle persone con una sensibilità;
– Uova🍳: alcune persone hanno difficoltà a digerire i bianchi d’uovo ma non sono allergiche alle uova. L’intolleranza all’uovo è associata a sintomi come diarrea e dolore addominale;
– MSG🍙: il glutammato monosodico viene utilizzato come additivo per migliorare o esaltare il sapore degli alimenti. Sono necessarie ulteriori ricerche, ma alcuni studi hanno dimostrato che grandi quantità possono causare mal di testa, orticaria e dolore al petto;
– Coloranti Alimentari🍭: è stato dimostrato come il rosso 40 e il giallo 5 causano reazioni di ipersensibilità in alcune persone. I sintomi comprendono orticaria, gonfiore cutaneo e naso chiuso;
– Lievito🍞: persone con un’intolleranza al lievito presentano generalmente sintomi meno gravi rispetto a quelli con un’allergia al lievito. I sintomi sono tipicamente limitati al sistema digestivo;
– Alcoli da zucchero🥤: spesso usati come alternative a zero calorie allo zucchero. Possono causare gravi problemi digestivi in alcune persone, tra cui gonfiore e diarrea.
Infine è necessario dire che se si sospetta di essere intolleranti a un determinato alimento o additivo alimentare, parlarne con un medico o un professionista sanitario👨🏻⚕️ esperto in scienze della nutrizione è un buon modo per ovviare ad una risoluzione del problema.❣